“Lo studio della storia rende consapevoli delle tragedie e delle malvagità di cui si è reso responsabile l’essere umano; quando si guarda alla storia attraverso la vita delle singole persone, quando ci concentriamo sui particolari dell’esistenza di un uomo solo e non della totalità della massa, ne cogliamo la concretezza e sentiamo che quanto è accaduto sarebbe potuto capitare a noi. Potrebbe ancora capitarci, se fossimo meno fortunati. La storia di Rukeli (soprannome di Johann Trollmann) è per appunto la storia di un uomo, che è poi la storia di un popolo, anzi di molti popoli, e forse del mondo intero.”